mostra 2002: there is a light that never goes out
Presentazione Cityloop


Mario Airò
Dave Allen
Laurie Anderson
Eleonor Antin
Pierre Bismuth
Alberto Bragaglia
Daniel Buren
John Cage
Jeremi Deller
Scott King
Jonathan Monk
Bojan Sarcevic
Mathew Sawyer
Ross Sinclair
Georgina Starr
Annika Ström
Tampax
The Great Complotto
Lawrence Weiner
louder this time / più forte questa volta
 
Daniel Buren
scheda
fotografie
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Il suo percorso prosegue nella ricerca sulle condizioni dell’arte contemporanea. Chi fa che cosa e dove, con quali strumenti, perché, con quale finalità e quando? Queste domandi guidano l’analisi della concezione di arte. E Buren verifica tanto musei e gallerie tanto quanto la possibile espansione dell’intervento dell’arte nello spazio pubblico urbano. A strumento visivo per queste analisi lui destina la sequenza di righe bianche e colorate, una struttura formale con meno espressione possibile. Le sue “righe” sono da essere intese come attrezzo visuale e contraddicono con ciò tutte le idee sull’opera d’arte autonoma.
Negli anni ottanta si inseriscono tra i mezzi formali dell’artista gli specchi e il vetro.
Il suo lavoro presenta una dialettica tra l’intervento dell’artista con i luoghi e le realtà presenti dove si inserisce, spesso rilevando assieme alle proprietà e qualità i limiti stessi.



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