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Mario Airò |
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Note biografiche:
Mario Airò. Nasce a Pavia nel 1961, vive e lavora a Radda in
Chianti (SI). Inizia la sua attività con un gruppo che trova
aggregazione all’interno del corso di Luciano Fabro a Brera
e che autogestisce lo spazio di Via Lazzaro Palazzi, inaugurato nel
1989. Nel 1990 partecipa alla mostra Avanblob, realizzata presso la
Galleria di Massimo De Carlo, e presenta "Tristi Tropici",
un'opera che ricrea l’interno della capanna di un esploratore
con un’amaca, una lampada e un libro aperto, protetti da una
grande zanzariera. Si distingue subito per la complessità e
nello stesso tempo per la leggerezza delle sue installazioni. Numerosi
spazi hanno ospitato sue mostre personali, ricordiamo: Le Cosortium,
Digione (1996); Casa Masaccio, S. Giovanni Valdarno (1997); GAM, Torino
(2001). Il suo lavoro è inoltre presente a “Fuori Uso”,
Pescara (1995 – 1998); alla Biennale di Venezia (1997); a Vistamare,
Pescara (2001) e in diverse mostre collettive internazionali: al Museum
Fridericianum, Kassel (1993); alla Kunstalle di Vienna (1998); al
P.S.1 di New York (1999); a “Over the Edgs”, Gent (2000);
al Palazzo delle Papesse, Siena (2003); a “Luci d’Artista”,
città di Torino (2003); a “Arte all’Arte”,
S.Gimignano (2003); alla Certosa di Padula, Padula (SA), (2003); a
"Ram", a cura di Zerynthia e janus, Roma (2004).
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