mostra 2002: there is a light that never goes out
Presentazione Cityloop


Mario Airò
Dave Allen
Laurie Anderson
Eleonor Antin
Pierre Bismuth
Alberto Bragaglia
Daniel Buren
John Cage
Jeremi Deller
Scott King
Jonathan Monk
Bojan Sarcevic
Mathew Sawyer
Ross Sinclair
Georgina Starr
Annika Ström
Tampax
The Great Complotto
Lawrence Weiner
louder this time / più forte questa volta
 
Scott King
scheda
fotografie
             
S.R.: La tua grafica è precisa e severa. Talvolta nei tuoi lavori ci sono semplici testi bianchi su uno sfondo nero e le immagini sono semplicemente accostate creando una sorta di armonia matematica. Sembra una grafica che apparentemente non fa uso del computer. Mi ricorda un po’ le “fanzines”.Mi puoi dire qualcosa a proposito di questa estica così rigorosa? Sei stato anche direttore artistico di una rivista, vero?
S.K.: La natura semplice del mio design proviene dalla volontà di produrre un graphic design assolutamente non decorativo. Questo proposito è nato tempo fa, forse al college. Siccome non volevo fare un design commerciale, ho voluto idearne uno con il quale potevo parlare. Volevo usare il design come uno scrittore usa le parole. Così, ciò che si vedeva era meno importante di quello che veniva detto nel contesto in cui appariva l’informazione.
Non sono uno di quei designers “anti-computer”. La verità è che non sono molto bravo ad usare i computer (ma in quanto designer di riviste e copertine di dischi è piuttosto impossibile non usarlo), così ho provato a sviluppare un linguaggio che impiega il computer, ma non è sottoposto alla dittatura di “Photoshop 23.7” o qualsiasi altro ultimo “must “ dei programmi. A causa dell’influenza del Punk nel mio lavoro, mi sono sempre reso conto che il mio lavoro non sarebbe dovuto sembrare Punk.


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